Mentre le rispettive squadre stanno scaricando scafi e attrezzature dai cargo che hanno trasportato fino a Valencia tutto il materiale, pare che i due sindacati si siano dati appuntamento per il prossimo 12 gennaio a Singapore.
Nel corso degli ultimissimi giorni del 2009, infatti, un incontro tra i rappresentanti di Alinghi e di BMW Oracle è avvenuto nella città di Sidney e in tale occasione sono stati affrontati temi relativi alle modalità di svolgimento della sfida e allo spinoso argomento del "Constructed In Country" (CIC), che sta gettando più di qualche ombra sul futuro della 33ma America's Cup.
Perciò, come preannunciato, i due sindacati hanno avviato le azioni per effettuare un nuovo incontro tra le parti, mediato dal presidente della giuria internazionale recentemente nominata dall'ISAF.
Scopo dell'incontro sarà soprattutto quello di approfondire le condizioni legate al rispetto della regola del Deed of Gift che richiede la costruzione delle imbarcazioni nel paese dello Yacht Club sfidante: Alinghi potrebbe avere problemi a causa delle vele, ma anche BMW Oracle non sarebbe esente da problemi legati a ciò.
Nel frattempo gli americani insistono a stuzzicare l'avversario, chiedendo ufficialmente l'intervento dell'ISAF dato che, secondo loro, la giuria internazionale non sarebbe in grado di svolgere il proprio compito a causa della privazione di mandato da parte della Società Nautica di Ginevra, affidataria dell'onere di gestione della Coppa America.
A Singapore, dunque, vedremo da un lato gli americani insistere sulla necessità di concordare un "mutual agreement" per svolgere l'evento secondo regole diverse dal Deed of Gift, e dall'altro gli svizzeri decisi a rifiutare l'accordo, ma interessati a superare lo scoglio della questione "vele".


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