Alcuni ricorderanno che nel 1993 Apple lanciò il primo palmare "touch screen" della storia moderna: si chiamava Newton e prometteva una vera rivoluzione, vale a dire il riconoscimento della scrittura mediante un sofisticatissimo sistema di apprendimento.
Purtroppo la tecnologia di allora non era ancora sufficientemente avanzata e l'oggetto apparve subito eccessivamente grande e troppo lento nel riconoscere la scrittura in corsivo.
Da allora sono passati quasi 17 anni e Steve Jobs ora dispone della migliore tecnologia sul mercato e di risorse finanziarie quasi illimitate: ecco dunque la sua ultima creatura, l'iPad.
Le voci circolavano da tempo e tutti sapevano che Apple stava lavorando ad un tablet, come anche tutti sanno che Windows ha realizzato già da parecchio tempo un sistema operativo adatto a questi nuovi oggetti, denominati appunto "tablet".
Semplificando al massimo il concetto, un tablet è un PC senza tastiera che permette l'interazione attraverso un display sensibile al tocco.
Apple, da sempre, fa della semplicità d'uso e dell'efficacia i propri cavalli di battaglia, proponendo oggetti di design capaci di svolgere nel modo più semplice possibile i più ardui compiti che un utente possa richiedere.
Paradossalmente, però, non sono stati i computer a segnare il successo planetario di quest'azienda, bensì degli oggetti che con l'informatica tradizionale centravano assai poco: un lettore di Mp3 prima e un telefonino più recentemente.... l'iPod e l'iPhone.
Proprio quest'ultimo, in particolare, ha introdotto una tecnologia sensibile al tocco che ha conquistato anche i più scettici per la sua incredibile efficacia e facilità d'uso: da quando accendi per la prima volta un iPhone a quando lo fai veramente tuo, passono al massimo pochi minuti. Tutto è semplice, immediato, intuitivo e.... realmente funzionante!!
A questo punto, perchè non applicare la tecnologia "multitouch" anche al mondo dei computer veri e propri?
Ecco quindi che Apple ha lavorato per circa 2 anni ad un nuovo oggetto, che sta esattamente a metà tra il computer e l'iPhone. Alcuni lo definiscono un iPhone gigante, ma in realtà la differenza è piuttosto marcata: l'iPhone è e vuole e rimanere un telefonino con delle funzionalità in più. L'iPad NON è un telefonino e NON è un computer: è un compagno di viaggio, capace di fare la maggior parte delle cose che fa un computer, ma al contempo limitato a dipendere da esso. L'iPad permette di navigare in Internet, di leggere e rispondere alle e-mail, di vedere film, di ascoltare musica, di presentare slides ad un pubblico e perfino di redigere documenti di testo piuttosto che fogli di calcolo, ma non sarà mai il totale sostituto di un computer.
Il suo sistema operativo è più simile a quello dell'iPhone (con il quale condivide anche l'intera libreria di applicazioni) che a quello dei computer di casa Apple (MacOS X); la sua memoria di massa è (nella versione più capiente) pari a 64GB, allo stato solido (nessuna parte in movimento); la maggior parte dei dati ad esso destinati devono essere introdotti/sincronizzati tramite iTunes e quindi attraverso l'utilizzo di un PC/Mac tradizionale.
Però, attraverso una serie di accessori molto intelligenti, sa trasformarsi in un computer con tastiera, piuttosto che in una sorta di televisione per vedere, ad esempio, un film acquistato su iTunes Store.
Peso ridotto, spessore ridotto, ottima autonomia (10 ore di funzionamento con batterie cariche) lo rendono il compagno di viaggio ideale, adatto ad essere infilato in borsa in mezzo alle carte o nello zaino. Per rispondere alle mail mentre siamo in treno, per ascoltare musica, per correggere la bozza di un documento, per vedere le foto delle proprie vacanze.
Il tutto senza dover leggere un manuale d'istruzioni di migliaia di pagine o senza dover essere un ingegnere informatico per configurarne il funzionamento o l'accesso ad Internet: l'iPad dispone di connessioni Wi-Fi, Bluetooth, Ethernet, USB e (nella configurazione più costosa) di modem interno UMTS per le reti di telefonia mobile.
Il tutto a partire da 499$ (per il mercato americano).
Per chi volesse approfondire, consigliamo di visitare il sito di
Apple.