Prima o poi sarebbe dovuto accadere in ogni caso, ma proprio ieri, 14 febbraio 2010, la Coppa America è tornata nella mani degli americani dopo 15 anni di permanenza all'estero!
Sono bastate due sole sfide tra gli americani di BMW Oracle Racing e gli svizzeri di Alinghi per decretare il successo del trimarano statunitense, assolutamente superiore sia in termini di performance, ma soprattutto nella determinazione e nella preparazione degli uomini di bordo.
Una sconfitta, quella di Alinghi, che lascia alquanto sconcertati per il modo in cui la conduzione della barca in gara è sembrata approssimativa e del tutto inferiore alla precisione e alla professionalità di James Spithill e compagni.
Ho guardato e riguardato più volte le registrazioni di entrambe le gare sul sito di LA7, ma non riesco a credere che gli svizzeri fossero realmente determinati a vincere: se la penalità subita nella prima gara poteva essere frutto di ingenuità, quella ricevuta nella fase di prepartenza della seconda ha addirittura del farsesco!
Nessun timoniere professionista di Coppa America avrebbe mai commesso un simile errore e non posso credere che ci fosse Lock Peyron al timone in quel momento!
Quello che è avvenuto dopo, vale a dire la maggior velocità di BMW Oracle in tutte le andature, potrebbe essere interpretato in più modi (maggior efficienza dell'ala rigida, miglior preparazione di James Spithill, maggior difficoltà di governo del catamarano, ecc), ma alla luce di quanto visto nel prepartenza di domenica non posso escludere che Bertarelli abbia preferito perdere piuttosto che lottare fino in fondo.
Lo so, sembra un'affermazione folle, quanto illogica se si considera che il più povero dei due team ha speso almeno 100 milioni di euro per questa campagna di Coppa America, e che questi soldi sono arrivati quasi esclusivamente dalle tasche dei due armatori: perchè scialaquare una simile somma se non si desidera realmente vincere l'America's Cup?
Eppure, rivedendo a posteriori tutto quello che è accaduto fino ad ora, troppe cose fanno pensare che a Bertarelli non interessasse più conservare il possesso della Coppa.... certo, l'ha già vinta due volte e probabilmente passerà alla storia per essere stato il primo armatore a riportarla in Europa dai tempi della mitica "100 ghinee", ma passerà anche alla storia per aver speso una cifra assurda per essere sconfitto sia in tribunale che in acqua!
Nel seguito cercherò di analizzare ogni punto di critico di questa vicenda per farvi comprendere quali e quanti siano stati i "messaggi" che avrebbero dovuto far capire fin dall'inizio la scarsa determinazione di Alinghi nel voler detenere la Coppa America.
IL PROGETTO
BMW Oracle Racing ha varato per prima la propria imbarcazione, un trimarano gigante con vele tradizionali. Diverso tempo dopo, Alinghi ha presentato un catamarano delle medesime dimensioni, presumibilmente più efficace degli avversari in condizioni di vento leggero ed essendo prerogativa del defender la scelta del luogo, avrebbero potuto complicare parecchio la vita agli americani.
EVOLUZIONE DEL PROGETTO
Supponendo di essere in svantaggio, gli americani hanno scommesso sul progetto della più grande vela rigida del mondo, trasformando la barca iniziale in un efficientissimo trimarano in grado di combattere al meglio in ogni condizione di vento. Anche quando avrebbe potuto (e forse dovuto) farlo, Alinghi non ha mai introdotto modifiche sostanziali al proprio progetto, perdendo gran parte del vantaggio che inizialmente avrebbe potuto avere.
BATTAGLIA LEGALE
BMW Oracle Racing ha trascinato più volte Alinghi in tribunale, costringendoli ad una costosissima battaglia legale nella quale però gli svizzeri non hanno mai dimostrato vera determinazione: ad ogni provocazione degli americani essi rispondevano con una difesa passiva, che in qualche modo corrispondeva già al modo in cui avrebbero poi gareggiato sull'acqua. Doversi presentare in tribunale costa un sacco di soldi, soprattutto negli USA: perchè, dunque, accettare una costosissima battaglia legale se non si ha almeno intenzione di provare ad ottenere qualche risultato a proprio favore?
Non sarebbe stato più conveniente accettare le richieste dell'avversario al di fuori delle aule di giustizie e degli studi legali?
SCELTA DEL LUOGO
L'unico grande vantaggio di cui ancora disponevano gli svizzeri, era la scelta della sede: la loro iniziale proposta di gareggiare negli Emirati Arabi (Ras Al Khaimah) è stata bocciata dal tribunale, lasciando loro la facoltà di scegliere qualsiasi altra sede nell'emisfero australe o confermare Valencia, gradita al team americano.
Invece di battersi per mantenere il vantaggio della sede con condizioni meteo favorevoli, il team di Bertarelli ha accettato di correre a Valencia d'inverno: altro "messaggio" che avrebbe dovuto far comprendere la sempre minor determinazione nella difesa della Coppa.
I difensori di Alinghi sostennero che in questo modo si tentava di spiazzare gli americani, i quali avrebbero avuto bisogno di più tempo per sviluppare al meglio la propria imbarcazione.
VELE "AMERICANE"
La questione "vele" è solo la più recente fra le tante, ma anche quella che ha lasciato sconcertati esperti e profani sul la strategia di Alinghi: BMW Oracle sostiene di aver "avvisato" gli svizzeri sulla potenziale irregolarità delle loro vele oltre un anno prima della partenza, lasciando tempo sufficiente per studiare una soluzione alternativa.
Ma anche di fronte al serio rischio di essere squalificati ancora prima della partenza per vele non costruite in svizzera (magari progettando e costruendo una vela rigida equivalente a quella americana), Bertarelli ha preferito proseguire sulla propria strada: una vela rigida totalmente svizzera avrebbe potuto garantire la totale conformità al regolamento e i medesimi vantaggi dell'armo americano.
Anche in questo caso ci fu una dichiarazione di Alinghi, che sosteneva impraticabile la scelta dell'ala rigida per questioni di tempo e per scarsa convinzione circa i vantaggi che essa avrebbe potuto garantire.
I MEMBRI DEL TEAM
Ellison ha affidato a Russel Coutts la direzione generale dell'intero team, a Spithill il timone della barca e ai migliori talenti in ogni campo tutti gli aspetti della preparazione, senza lasciare nulla al caso.
Bertarelli ha sicuramente degli uomini di gran valore nella propria squadra, ma ha annunciato che al timone ci sarebbe stato lui stesso (sarà anche bravo, ma non può sicuramente competere con uno come Spithill!), affiancato dal francese Lock Peyron, espertissimo di multiscafi, ma totalmente acerbo nell'arte del match race (nella quale Spithill non teme nessuno). E' come se Montezemolo sfidasse Schumacher ad una sfida su monoposto da Formula 1.... anche se a Schumacher fai guidare la più lenta delle vetture, nessuno scommetterebbe mai su Montezemolo!!
GARA 1 [
Guardala sul sito di LA7]
Alinghi commette un errore molto grave in prepartenza e subisce l'attacco di Spithill, ricevendo una penalità che dovrà scontare prima del traguardo. Riesce però a partire bene, lasciando indietro gli americani nel primo tratto di bolina.
Da lì in poi, però, appare chiarissima una cosa: merito del timoniere o della vela rigida il trimarano americano viaggia precisissimo senza mai abbassare gli scafi sopravvento e mantiene la massima velocità per tutto il percorso.
Alinghi invece stenta e finisce più volte con entrambi gli scafi in acqua, perdendo un sacco di velocità: colpa della vela tradizionale o del timoniere?
Oltretutto una volta al traguardo provano due volte a scontare la penalità (giro su sè stessi), ma non ci riescono e perciò vengono aggiunti ulteriori minuti di distacco dalla barca vincitrice.
Nella conferenza stampa successiva parleranno di vele sbagliate (troppo grandi per il vento del pomeriggio) e di qualche errore riconosciuto.
GARA 2 [
Guardala sul sito di LA7]
Se c'erano dei dubbi, questi sono spariti del tutto nei pochi minuti prima della partenza: Alinghi entra da destra (e quindi ha diritto di precedenza), ma preferisce evitare la sfida con Spithill, così si sposta addiritttura fuori dall'area entro la quale dovrebbe rimanere. Peggio di un autogoal del portiere durante il calcio di rinvio, questo comporta un'altra pesantissima penalità!
Per chi ancora non volesse credere, nella fase di bolina c'è stato un momento in cui le imbarcazioni stavano per incrociarsi: Alinghi da destra (con precedenza) e BMW Oracle da sinistra. Qualsiasi timoniere professionista avrebbe cercato di costringere l'avversario a cambiare mure (facedno perdere un sacco di velocità) e per fare ciò sarebbe bastato poggiare leggermente. Il comando svizzero, però, ha preferito proseguire sulla linea di massima velocità, passando sufficientemente davanti agli americani che a quel punto hanno potuto proseguire imperterriti, superando poi in velocità l'incostante catamarano svizzero.
Tirando le somme, ci sono troppe evidenze che inducono a pensare ad un forfait di Bertarelli ben prima dello svolgimento della gara.
Quello che non si capisce è perchè mai qualcuno dovrebbe arrivare a spendere una simile cifra per affrontare una sfida che ormai considera già persa: avrebbe potuto semplicemente consegnare la coppa agli americani senza nemmeno scendere in acqua o addirittura presentarsi con la vecchia imbarcazione, senza spendere un euro in progetti fantascientifici.... eppure....
NOTIZIA DELL'ULTIMO MINUTO: Mascalzone Latino sarà il "Challenger of Record" della 34ma America's Cup!!