domenica 15 novembre 2009

Defender in svantaggio?

Finora la corte di New York, in un modo o nell'altro, ha sempre appoggiato le richieste del sindacato americano, permettendogli di arrivare ad ottenere di scontrarsi direttamente con Alinghi, con il tipo di barca desiderato e nella sede da loro voluta (Alinghi aveva scelto Ras Al Khaimah, ma il giudice statunitense ha sentenziato diversamente).

A questo punto gli svizzeri, per tentare di trarre vantaggio dall'unico fattore in cui ritengono di esserlo, hanno accettato Valencia come sede e febbraio 2010 come data dello scontro.

Gli americani tacciono, ma non serve essere dei velisti professionisti per capire che 2 mesi non sono sufficienti per testare e mettere a punto adeguatamente una soluzione così innovativa come la vela rigida che hanno appena presentato.

Anche gli svizzeri, infatti, avevano pensato ad un progetto simile, ma hanno poi optato per qualcosa di più tradizionale dati i lunghi tempi necessari per sviluppare qualcosa del genere.
Sulla carta, infatti, la vela rigida è superiore, ma per poter confermare la cosa anche sull'acqua sono necessari moltissimi test e sperimentazioni.

Ora, però, la faccenda si fa complicata: se il giudice dovesse concedere ancora una volta agli americani il tempo di cui hanno bisogno, il sindacato svizzero potrebbe finire in una posizione di svantaggio.
Soprattutto in virtù del fatto che se mai volessero sviluppare anche loro una vela rigida, dovrebbero realizzarla in Svizzera (come previsto dal regolamento) per poi trasportarla fino all'imbarcazione (che al momento si trova negli Emirati Arabi), con tutte le complicazioni del caso.

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