
Sono ormai trascorsi più di 3 anni dall'ultima edizione dell'America's Cup e finora le uniche battagli alle quali abbiamo assistito sono state quelle in tribunale.
Per comodità di chi ha potuto seguire meno la vicenda, proverò a riassumere di seguito quanto è accaduto finora.
Luglio 2003: Alinghi, imbarcazione svizzera di proprietà di Ernesto Bertarelli (ricchissimo imprenditore farmaceutico di origine italiana) vince la sfida contro i neozelandesi e mantiene la coppa in Europa.
Il regolamento dell'America's Cup risale al 1851 e sommariamente prevede che qualsiasi yacht club possa sfidare il vincitore dell'ultima sfida al fine di organizzare una nuova campagna.
Con il nuovo sfidante (Challenger of Record) il vincitore (Defender) provvederà ad organizzare l'evento nei minimi particolari, riservandosi di decidere su ogni cosa, dal tipo di imbarcazione, alle modalità di svolgimento, alla sede della sfida.
Particolare questo di fondamentale importanza, perchè consente al Defender di ottenere un notevole vantaggio rispetto agli altri sfidanti impostando un regolamento e una tipologia di imbarcazione che in qualche modo sfavorisca o complichi la vita al resto del mondo.
Naturalmente il Defender non può stabilire arbitrariamente ogni particolare, ma deve preventivamente discuterlo ed approvarlo con l'organizzazione sfidante (Challenger), e proprio qui nascono i problemi alla fine della 32ma America's Cup.
Ernesto Bertarelli (Alinghi), alla fine dell'ultima edizione, annuncia che il Challenger of Record è lo Yacht Club Spagnolo e che la prossima sfida si terrà a Valencia con una nuova classe di barche (sloop di 90 piedi).
Larry Allison (BMW Oracle Racing), proprietario della potentissima software house, nonchè uno degli uomini più ricchi del mondo, contesta l'annuncio sostenendo che il Golden Gate Yacht Club, al quale lui appartiene, ha lanciato per primo la sfida ad Alinghi.
In questo modo, infatti BMW Oracle parteciperebbe alla redazione del nuovo regolamento, garantendosi il diritto di discutere e conoscere anticipatamente la nuova formula di gara.
Da qui in poi la battaglia si svolge in tribunale (la suprema corte di New York) secondo la seguente cronologia:
- Oracle ottiene l'annullamento della sfida dello Yach Club spagnolo perchè privo di alcuni requisiti di base, previsti dal regolamento ufficiale della Coppa America
- Alinghi ricorre, ma senza successo
- Oracle ottiene l'avvio della procedura prevista dall'antico "Deed of Gift", il quale prevede che in assenza di sfide ufficiali (decaduta quella lanciata dagli spagnoli) qualunque yacht club possa sfidare il Defender in un incontro diretto
- Inutili i ricorsi di Alinghi che inizia a preparare le formule per la sfida
- Cantieri al lavoro per produrre un trimarano di 30 metri (BOR 90) e un catamarano delle medesime dimensioni (Alinghi 5)
- La barca di Oracle (Dogzilla) è già in acqua quando gli svizzeri presentano il proprio maxicatamarano equipaggiato con servomotori per la gestione delle vele
- Gli americani ricorrono al giudice per contrastare l'impostazione, ma la sentenza è sfavorevole: da lì in poi progetteranno l'introduzione di servomeccanismi anche sulla loro imbarcazione
- Nel frattempo gli Yacht Club tornano in tribunale per decidere definitivamente la data (febbraio 2010), lasciando al Defender (come previsto da Deed of Gift) la scelta della sede
- Alinghi annuncia Ras Al Khaimah (Emirati Arabi), dove inizia la costruzione delle sedi per entrambi i sindacati e dove Alinghi farà trasferire la propria imbarcazione per iniziare i test
- Oracle non accetta e ricorre in tribunale sostenendo che il luogo non è sicuro per gli americani
- La corte di New York rigetta la questione legata alla sicurezza, ma dichiara non corretta la sede in quanto il Deed of Gift prevede che l'evento debba svolgersi nell'emisfero australe nel caso la data corrisponda al nostro inverno (febbraio 2010). Il giudice ammette però l'ipotesi Valencia in quanto luogo già previsto tra le parti.
- Alinghi propone dunque 2 diverse sedi australiane, cercando di trarre vantaggio dalle condizioni meteo marine favorevoli alla loro imbarcazione
- Oracle annuncia battagli sostenendo che in caso di tale designazione di sede avrà bisogno di ulteriore tempo per mettere a punto l'imbarcazione.
- Alinghi tenta dunque di spiazzare l'avversario accettando Valencia e la data fissata (febbraio 2010): comunica dunque ufficialmente al tribunale e al comitato dell'America's Cup l'avviamento delle procedure di gara
- Oracle si dichiara soddisfatta, ma non conferma la data, lasciando pensare ad una possibile azione giudiziaria per ottenere più tempo
A questo punto, a circa 2 mesi dall'evento (8 febbraio 2010) gli sfidanti sembrano effettivamente più interessati alla messa a punto delle imbarcazioni che alle sfide in tribunale, ma tutto è ancora condizionabile dalla corte del tribunale di New York.